Tanto tempo fa, quando mia madre decise che 8 anni di psicoanalisi a 4 sedute la settimana eran troppi, visti i costi molto alti per noi e quelli che per lei erano “scarsi risultati” (in effetti non eran granché, però qualcosina si), la mia psicoanalista (di formazione freudiana) nell’ultima seduta mi chiese “Le emozioni da dove arrivano, dal corpo o dalla mente?”; io ero già pronto ad argomentare che “un po’ dal corpo, ma anche un po’ dalla mente”, però va be’ era l’ultima seduta e non avevo voglia di discutere e risposi “dal corpo”, e lei annuì. E a volte mi pare vero che le emozioni vengono dal corpo, e penso che un’ipotetica mente “da sempre senza corpo” non proverebbe niente, né avrebbe modo di (ri)evocare emozioni. Però forse invece il desiderio è innato: forse un’ipotetica mente “da sempre senza corpo” desidererebbe, e soffrirebbe l’impossibilità. Anzi, sono proprio di questa idea. E a volte penso che la condizione prenatale, una volta sviluppatosi un sistema nervoso centrale, sia il “paradiso perduto” da cui tutt* veniamo: una fusione con un altro corpo che soddisfa ogni nostro desiderio, bisogno; e forse il desiderio amoroso-sessuale non è che un desiderio di ritorno, per quanto fugace, a quella condizione… “L’amore è uno stregone, un fuoco isterico, magnifico”: