Un aereo di medie dimensioni, con a bordo una trentina di persone, ha un’avaria. Il pilota riesce a fare un atterraggio di emergenza in un deserto, si salvano tutti. C’è un po’ di acqua e di cibo sull’aereo, e un po’ ne hanno con sé alcuni dei passeggeri. Parlando tra loro realizzano ben presto che il cibo che hanno nell’insieme, a spartirlo equamente, basterebbe per tutti sia per aspettare i soccorsi, che arriveranno tra tre giorni, sia per arrivare al centro abitato e rifornito più vicino; ma l’acqua, anche se la dessero tutta a uno solo tra loro, non gli basterebbe per arrivare al paesino, e per restare vivi fino all’arrivo dei soccorsi basterebbe solo se la spartissero tutta tra una decina di persone al massimo, e le altre accettassero di non berne e quindi di morire prima. Il pilota ha una pistola e cento pallottole. Gino, che ha novant’anni, dice: «Facciamo così: l’acqua la spartiscono equamente tra loro le dieci persone più giovani, e ciascuna delle altre venti si spara in testa». Alla fine, dopo un po’ di discussione, fanno così.
Anno: 2025
Dio capitalista
Dal Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. [Con che diritto l’uomo possedeva quel terreno? La terra è di tutt* e di nessun*] La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. [Ma tutto? O almeno un po’ i contadini potevano tenerne per sé? Che comunque sarebbe già stato ingiusto, siccome la terra è di tutt* e di nessun*: cos’è ’sta cosa che la dichiari tua in base a niente, ci metti la siepe intorno, ci pianti qualche seme di vite, poi la lasci da lavorare ad altri, te ne vai in vacanza, e dei frutti del lavoro altrui pretendi, se non tutto, la parte più grossa?] Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo [Mi sembra anche giusto, magari i contadini avevano pure proposto ai servi di lavorare con loro da pari quella terra, magari avevano pure detto ai servi “invitate anche il padrone a lavorare con noi”, ma certo i servi erano rimasti fedeli al padrone e continuavano a pretendere il raccolto, se non tutto la parte più grossa, magari minacciando, allora cosa avrebbero dovuto fare i contadini?]. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. [Ecco, qua forse c’è un po’ un errore dei contadini: la terra doveva rimanere di tutt* e di nessun*, mica ereditata come proprietà, né dal figlio del padrone né da loro; però è anche vero che aveva cominciato il padrone, a dire “è mia”, per giunta pretendendo che chi la lavorava gli desse se non tutto, la parte maggiore del raccolto, quindi la tentazione di fare “specchio riflesso” ci stava pure]. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo [Chiara metafora del padrone che sposta la produzione dove il lavoro è meno tutelato]».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». [Qui non ho ben capito: la “pietra scartata” sono i contadini che non volevano dare il frutto del loro lavoro al padrone? È il figlio del padrone? Boh, comunque che storia tutta sbumballata, a maggior ragione se si considera che “il terreno” è il mondo intero].
«It’s revolution or death»: Part 1 and Part 2 transcriptions
It’s revolution or death
Part 1: Short Term Investments
[video]
[Text overlaid on video]
subMedia and Peter Gelderloos present
It’s revolution or death
Part 1: Short Term Investments
Things aren’t like they used to be.
[Voiceover]
I mean, aside from a few wingnuts, people recognize that things are bad, climate change is real.
They’re doing something about it.
Yes.
Those in power are taking it seriously.
Every year, green investment and green energy production have been growing.
Thanks to proactive initiatives by politicians and policy makers around the world, and conscientious investment by major funds and companies like Blackrock, BP, and Tesla.
Every year the Conference of the Parties holds a summit to define the next steps needed to reach a carbon neutral economy and meet the goals set in the Paris Agreement of not exceeding 1.5C of global warming.
Global investment in clean energy grew to $1.7 trillion in 2023, the highest level yet.
From 2010 to 2021 renewable energy production in the US has doubled.
In 2022, the major economies of the world made renewed commitments to green energy.
The US government passed the Inflation Reduction Act, leading to $110 billion in private investments in clean energy manufacturing in one year alone, as well as a 52% increase in the sale of electric vehicles.
China added 160 Gigawatts of capacity to its renewable energy production, and the European Union added 50 Gigawatts to its capacity in wind and solar photovoltaic energy.
So things are getting better, right?
Right?
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Citazioni da «La vita inaspettata» di Telmo Pievani, e una piccola critica
Da La vita inaspettata,
di Telmo Pievani
Oggi su quegli altri quattro quinti della storia della vita sappiamo molto di più. Ma il messaggio che ci restituisce il tempo profondo è spiazzante, perché scopriamo anzitutto che l’evoluzione nelle sue prime fasi ha probabilmente preferito molto più l’associazione della competizione.
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